giovedì 11 agosto 2011

L’antropologia “mi ha cambiato la vita”.

E’ passato ormai un mese e mezzo dalla laurea e dopo un primo momento di disorientamento sto cercando di mettere ordine nella mia testa. Sono tanti i dubbi e le incertezze legate sia alle scelte passate che alle possibilità future ma di una cosa sono assolutamente certa, l’importanza che ha assunto per me l’antropologia. Non parlo dell’antropologia in senso “accademico” in quanto solo da due anni mi sono accostata a tale disciplina di studio, ma all’antropologia come “stile di vita”, come modo di pensare e di vedere il mondo. E’ sorprendente come in pochissimo tempo io sia cambiata sviluppando una sensibilità nuova, un’empatia che prima non possedevo o che magari non riconoscevo in me. Il potere pacifico e sano dell’antropologia è davvero straordinario ed è un peccato che non venga “sfruttato” al meglio per tentare di cambiare certi modi di pensare meschini che ogni giorno riempiono la nostra quotidianità. A mio parere, l’antropologia dovrebbe diventare una materia di studio già dalla scuola secondaria di primo grado; in tal modo i più giovani potranno avere la possibilità di entrare in contatto con quel bagaglio di conoscenze che hanno permesso una piccola “rivoluzione” nel mio sguardo sul mondo a 25 anni e che, in più tenera età, potranno sicuramente influenzare positivamente quelle che poi diventeranno le generazioni del domani, un domani, si spera ancora, migliore.

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